Premessa
Il DL 155/2024 (art. 7-quater), in corso di approvazione definitiva, proroga al 16 gennaio 2025 il termine per il pagamento della seconda o unica rata di acconto IRPEF e altre imposte collegate per determinate categorie di contribuenti.

1. Ambito temporale
   La proroga si applica solo per il periodo d’imposta 2024.
2. Soggetti interessati
   La proroga riguarda persone fisiche titolari di partita IVA con ricavi/compensi 2023 ≤ 170.000 euro, inclusi:
   • Imprenditori individuali, compresi titolari di imprese familiari/aziende coniugali (esclusi collaboratori e coniugi non titolari di partita IVA).
   • Lavoratori autonomi e imprenditori, anche se il pagamento è dovuto in un’unica soluzione.
3. Soggetti esclusi
   Sono esclusi:
   • Persone fisiche con ricavi/compensi 2023 superiori a 170.000 euro.
   • Persone fisiche non titolari di partita IVA.
   • Soggetti diversi dalle persone fisiche (società ed enti).
     Per questi, il termine resta 2 dicembre 2024.
4. Imposte oggetto della proroga
   Oltre all’IRPEF, rientrano nella proroga:
   • Imposte sostitutive (regime forfettario, cedolare secca, IVIE, IVAFE, IVCA).
   • Addizionale su materiale pornografico (“tassa etica”).
   • Maggiorazioni per i concordati preventivi.
5. Modalità di calcolo del limite di 170.000 euro
   • Si considerano i ricavi/compensi 2023, sommando quelli derivanti da più attività (diversi codici ATECO) o da attività miste (imprenditoriali e autonome).
   • Per attività agricole o connesse, rileva il volume d’affari del 2023 (dichiarazione IVA o fatturato complessivo).
6. Esclusioni specifiche
   Restano esclusi dalla proroga:
   • Contributi previdenziali e assistenziali (es. INPS).
   • Premi assicurativi INAIL.
7. Facoltà di rateizzazione
   Il pagamento può essere suddiviso in cinque rate mensili di pari importo con scadenza il 16 gennaio, 16 febbraio, 16 marzo, 16 aprile e 16 maggio 2025.
   Sulle rate successive alla prima si applicano interessi al 4% annuo (0,33% mensile).